Immaginate la scena: c’è un pianeta che da milioni (miliardi?) di anni ruota intorno alla sua stella e con questa si muove per la galassia; nel frattempo un enorme asteroide viaggia per il cosmo, chissà perché, chissà da quanto tempo e chissà da dove. Ad un certo punto le orbite del pianeta e dell’asteroide in qualche modo si incrociano e succede il patatrac1.
Incendi in zone lontanissime dal punto d’impatto, un cratere largo kilometri, un calo delle temperature di diverse decine di gradi, un inverno nucleare durato forse anni e soprattutto l’estinzione del 75% delle specie viventi.
A volte ci viene da pensare che le coincidenze non esistano, ma eventi come questo contraddicono del tutto questa visione.
Tra l’altro proprio questo evento aiuta a chiarire la differenza fra coincidenza e caso: le traiettorie di Chicxulub e del nostro pianeta non erano casuali, bensì governate da precise regole fisiche e matematiche, è stata una coincidenza il fatto che si siano incrociate. Coincidenza che però è stata determinata dalle condizioni iniziali che a loro volta non erano casuali.
Se nel guardare a quello che ci succede intorno imparassimo a fare la stessa distinzione e a cercare di analizzare il perché delle coincidenze avremmo una visione più serena e obiettiva del mondo e dei suoi eventi.
Coincidenze? Avoja!
Gli episodi di Epsilon di questa settimana sono particolarmente interessanti: lunedì ho parlato addirittura del Papa, mentre giovedì è uscita una chiacchierata a cui tenevo moltissimo e che mi rende fiero: quella con la ex vocalist dei Madreblu, Raffaella Destefano. Ascoltate entrambi gli episodi, non ve ne pentirete!
Credeteci o no, l’ispirazione per questa newsletter mi è venuta da questo video. Lo so, il finale di Earthshock di Doctor Who sarebbe stato più romantico, ma che ci volete fare?