Per fare Dune ci vuole l’acqua, per fare l’acqua… no, non era così…
Ve lo dico subito, farò un confronto ingeneroso.
Dune 2 vs. Ahsoka. Non c’è partita, anche se Dune 2 non è quel film perfetto di cui tutti parlano.
SPOILER ALERT! SAPPIATE CHE PARLERÒ ANCHE DI TRAMA E SCELTE SCENICHE, QUINDI SE NON AVETE VISTO DUNE 2 O AHSOKA O ENTRAMBI E VOLETE VEDERLI, LEGGETE QUESTA NEWSLETTER DOPO AVERLI RECUPERATI.
Perché dico che è un confronto ingeneroso? Semplice, perché mentre per Dune la storia era già pronta dal 1967, per Ahsoka gli sceneggiatori hanno dovuto costruire tutto (e farlo stare nel canone, anche se Bad Batch ci ha insegnato che non è fondamentale).
Detto questo, la storia di Dune è talmente ampia e complessa che è assolutamente necessario fare delle scelte (se non si vuole fare un film da 10 ore come avrebbe voluto fare Jodorowski). Villeneuve le ha fatte, Lynch le fece a suo tempo e furono fatte anche nelle miniserie. Si possono accettare o contestare, siamo sicuramente di fronte a prodotti che hanno puntato su elementi diversi e che andrebbero combinati per avere un’idea più completa di quel mondo ramificato e stratificato che c’è nell’opera di Herbert. Al film di Lynch, per esempio, contesto la scelta di trasformare la Voce in una cosa tecnologica, mentre a quelli di Villeneuve la poca attenzione all’acqua e all’ecologia in generale.
Però, di sicuro, la resa su schermo dei film di Villeneuve è grandiosa e nel 2025 la troupe di Dune 2 dovrà andare a Los Angeles col camion per portare via tutti i premi che vincerà.
Non è un film perfetto, come dicevo: non lo è perché ha accantonato elementi molto importanti e talvolta, seppure non li abbia accantonati, li ha tenuti in secondo piano. Sono d’altro canto state fatte scelte registiche di grandissimo effetto, che vanno dritte al punto (una su tutte: il bianco e nero delle scene su Giedi Primo).
Invece, Ahsoka…
Allora, cominciamo col dire una cosa: si tratta di un’ambientazione diversa (universo espanso di Star Wars, quella parte che non ha più nulla a che vedere con Dune), di un mezzo diverso (miniserie, non film) e ha una trama completamente diversa.
Questo, naturalmente, non perdona i buchi di trama e i deus ex machina a pioggia.
Purtroppo la serie è stata pensata male, fondamentalmente per fare un prodotto in cui una squadra formata da tre donne e un personaggio senza un genere definito (in quanto droide) salvano un uomo. Il vero problema è che questo è tutto. Ci sarebbero stati gli elementi per fare una serie memorabile: un supercattivo che ritorna, un pianeta in un’altra galassia (la Forza terrà unita pure questa?), un insieme di personaggi amati da una generazione più giovane di appassionati, le Sorelle della Notte, due Jedi rinnegati. Tutto questo è stato usato quasi sempre male, lasciando troppi buchi di trama (come arriva Ezra da Hera travestito da trooper su uno Star Destroyer imperiale capitanato da Thrawn senza farsi scoprire?) e utilizzando dei deus ex machina troppo evidenti (balene spaziali che sanno esattamente in che galassia e su che pianeta si trova Ezra, riescono a comunicare con Ahsoka, possono tenere un’astronave in bocca e viaggiare nell’iperspazio con tanto di… ehm… propulsore? Sul serio?).
La vera differenza di approccio fra Ahsoka e Dune sta nel fatto che in Dune era necessario fare delle scelte, sono state fatte e quello che è rimasto è stato quasi sempre reso grande (Paul, il fanatismo Fremen, le scene coi Vermi). In Ahsoka la scelta fatta è stata sostanzialmente una, e tutto il resto è stato cacciato dentro un po’ a forza, spesso perché sì (Ahsoka che quando sono con l’astronave in panne dice di punto in bianco che c’è troppo silenzio e si fionda fuori con le spade sguainate e, toh!, sono sotto attacco…).
C’era grande hype per entrambe le uscite, ma, se Dune ha sostanzialmente rispettato le aspettative, Ahsoka è stata una cocente delusione.
Parere personale, s’intende, i die-hard-fan che accettano qualsiasi cosa perché c’è il tal personaggio e che fanno un’arte della sospensione dell’incredulità ci saranno sempre e ci sono anche in questo caso, quindi sicuramente a moltissime persone sarà piaciuta la miniserie Disney. E magari ci sarà pure chi preferisce il Dune di Lynch a quello di Villeneuve.
Nell’ultimo episodio di Epsilon vi racconto che danni può fare quando si dà retta a chi dice FATE GIRAREEEH!!1!