Chi di voi ha visto “Cappuccetto Rosso e gli insoliti sospetti”? Si tratta di un film animato (molto ben fatto, a mio parere) che rivisita la favola di Cappuccetto Rosso facendola diventare un thriller in cui ogni scena è vista da diversi punti di vista. Ad un certo punto, durante uno degli interrogatori, il detective dice “non arrestiamo la gente perché fa paura”.
Torniamo nel nostro mondo. 11 dicembre 2006, Erba (CO). Una famiglia viene brutalmente sterminata, i sospetti ricadono subito sui vicini di casa - Olindo Romano e Rosa Bazzi - i quali dopo un processo controverso vengono condannati all’ergastolo.
Diciamocelo, sono i colpevoli perfetti: conoscevano le vittime, non andavano d’accordo con loro e in tutte le riprese fanno paura. Hanno quello sguardo di chi, secondo l’opinione pubblica e la stampa alla ricerca del “mostro”, potrebbe commettere un delitto come quello a sangue freddo.
Però…
Dopo 17 (diciassette) anni da quei fatti e da quel processo, dopo 17 anni che Rosa e Olindo hanno passato in carcere, arriva una notizia clamorosa: si riaprirà il processo.
Se avete ascoltato la prima stagione di Epsilon sapete sicuramente che sono del parere che le sentenze debbano essere rispettate, ma questo non significa che non riconosca la possibilità di un errore umano. Ora, se il nuovo processo dovesse stabilire l’innocenza di Rosa e Olindo, cosa succederebbe? So che non è una considerazione particolarmente originale, ma nessuno potrebbe rendere loro questi 17 anni e in ogni caso sarebbe molto difficile per loro farsi riaccettare nella società senza essere guardati con sospetto.
Naturalmente è ancora tutto nel campo delle ipotesi ed è anche possibile che la vecchia sentenza sia confermata, quindi non intendo orientare il discorso verso il puntare il dito contro i giudici (che, ricordiamo, devono giudicare in base ai dati che hanno e in base alle leggi); piuttosto, preferisco mettere in guardia dai facili entusiasmi quando vediamo risolvere in fretta un processo e dalle facili condanne aprioristiche del lupo perché “fa paura”. Perché, come ci ricorda Cappuccetto Rosso e gli insoliti sospetti, poi bisogna liberare quel tizio che era stato arrestato perché faceva paura, e il colpevole potrebbe non essere chi ci aspettiamo.