Che il Passaggio non sia di passaggio!
Ci sono feste che perdono la loro origine nei tempi più remoti e che si ritrovano in forme e significati simili in tradizioni distantissime nello spazio e in culture che probabilmente non si sono mai incontrate.
Così accade che molte culture dell’emisfero settentrionale festeggino in uno stesso periodo delle ricorrenze di “passaggio” (Pesach, in ebraico): che si tratti dell’uscita dalla schiavitù d’Egitto per entrare nella Terra Promessa o dell’uscita dalla stagione rigida per veder iniziare quella in cui la vita torna a sbocciare, sempre di passaggio si tratta.
È singolare che, come racconta il Vangelo, anche per la crocifissione di Gesù sia stato scelto proprio questo periodo, cosa che ha comportato che il Suo passaggio dalla tomba alla Resurrezione sia avvenuto proprio in concomitanza con la festa della Pesach ebraica.
Io non so in cosa voi che leggete questa newsletter crediate, magari in nulla di ciò che ho citato, ma vi voglio comunque augurare una buona Pasqua: che sia un momento di passaggio verso qualcosa di migliore, che sia dentro o fuori di voi.
Nell’ultimo episodio di Epsilon vi parlo di valori essenziali e vi invito a una coraggiosa ricerca in voi stessi.